per i Pezzulli di Luciana Pennino: La soluzione ai “pezzetti di cemento”…
Sai quella frivolezza propria dei pensieri leggeri? Ma non nella nobile accezione della leggerezza calviniana, no, proprio nella più prosaica accezione della su-per-fi-cia-li-tà, quella che rende la testa irrimediabilmente vuota e l’animo scanzonato, fino a rasentare la stupidità.
E quelle sonore risate per le più insulse baggianate? E le zingarate da teppistelli? E il bighellonare senza meta? E le compere voluttuarie? E il gustare leccornie? E l’esser sfaccendato senza scrupolo? E il parlare senza pensare? E l’agire senza ragionare?
Ecco! Prima o poi arriva il momento in cui “ma chi se ne frega!” della profondità, dei ragionamenti, della compitezza, del senso di responsabilità, degli obblighi, della rettitudine, dell’esser tutto d’un pezzo. E questo momento arriva quando ti assale la stanchezza della mente, ma quella di dimensioni apocalittiche che ti serra l’epiglottide, ed è allora che rinnegheresti tutta la tua maturità, i percorsi psicologico-emozionali, le evoluzioni interiori, gli sforzi per raggiungere mete e risultati, gli anni spesi a costruire solidità…
Parlo per me, eh, ma quando la stanchezza rende i miei neuroni tanti pezzetti di cemento, sarei capace di rinunciare a tutto ciò che la profondità e la maturità mi hanno dato, anelando unicamente a un abbandono disincantato, a uno stato di pacifica quiescenza, anzi di goliardica fatuità. Ed è allora che agogno la frivolezza e quel magnifico senso di vuoto nella mente, in cui i pensieri giocano a nascondino ma senza che nessuno di loro corra e gridi “31 salvatutti!”.
Luciana Pennino
“La frivolezza è la più bella risposta all’ansia.” (Jean Cocteau)