Il sole è oramai calato su Mulberry street, e l’odore di paste cresciute e salsicce si sta velocemente spargendo per la strada di Little Italy durante la festa di San Gennaro, il festival religioso più grande e popolare del quartiere italiano. Improvvisamente si sente la voce di un uomo che grida:”spettacolo di marionette nella chiesa di San Gennaro”, è la voce di Tony De Nonno, un aficionado di uno specifico stile siciliano di teatro di burattini di cui il cavaliere in armatura scolpito a mano è un esempio. Quella delle marionette è una delle tante tradizioni italiane lentamente scomparse nel nuovo mondo. Quasi un secolo fa, immigrati italiani, nostalgici della propria terra, affollavano i piccoli teatri a Little Italy per assistere ai racconti e agli spettacoli di questi burattini.” Allora, ogni quartiere italiano aveva un teatro di marionette” ha detto Susie Bruno, 78, la cui famiglia, i Manteo, erano la troupe di burattinai più antica di New York. Ogni sera avevano luogo spettacoli di marionette nel loro teatro finché non fu chiuso nel 1939.
Mercoledì, il sig. De Nonno, un filmmaker, educatore e un amico della famiglia Manteo, ha preso alcuni burattini donati dai Manteo al museo italoamericano a Little Italy e ha preparato un palcoscenico per una vivace rappresentazione per lo stesso mercoledì sera, subito dopo la messa nel santuario. “Siamo riusciti a portare e mostrare il burattino – è proprio come era 70 anni fa!” ha detto Bill Russo, direttore delle attività della chiesa di San Gennaro. Aiutando a sollevare Rinaldo, il corazzato cavaliere, nel carrello della spesa. Il burattino è stato fatto quasi un secolo fa da Agrippino Manteo, il nonno, che lo ha poi passato a suo figlio Mike. Queste marionette arrivavano spesso a quasi un metro e mezzo.”..e potevano pesare quasi 50 kg – potete immaginare che ci volevano due persone per portare un burattino, ” ha continuato il sig Russo, ” io non so come riuscivano a muoverli sul palco”. “Ascolta, le persone in quei tempi, erano tori, avevano forza e resistenza”, ha risposto il sig De Nonno, afferrando il burattino più piccolo a soli 20kg, “Buonasera” dice il cavaliere nella bella e scintillante armatura, mentre strappa un bacio ad una signora del pubblico: “io sono l’Orlando Furioso…”
tradotto e adattato da New York Times da
simona caruso