Con una netta inversione di tendenza rispetto al passato sono aumentati dell’8% i consumi di vino degli italiani negli ultimi cinque anni. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell’OIV. L’Italia con 22,6 milioni di ettolitri nel 2017 si colloca al terzo posto tra i maggiori consumatori dietro a Stati Uniti con 32,7 milioni ed una crescita del 5,7% nel quinquennio e Francia con 27 milioni che pero fa registrare un calo del 2,8%nel periodo considerato.
‘’Il trend di aumento dei consumi registrato nel nostro paese – sottolinea la Coldiretti – è secondo solo alla Cina che grazie ad una crescita dell’8,2% nel quinquennio si classifica al quinto posto tra i paesi consumatori con 17,9 milioni di ettolitri, dietro alla Germania con 20,1 milioni ma con andamento stagnate (-1,3%) nello stesso periodo’’.
L’Italia con 48,5 milioni di ettolitri si conferma primo produttore mondiale, seguita dalla Francia (46,4 mlioni), dalla Spagna (40,9 milioni), dagli Stati Uniti (23,9 milioni e dall’Argentina (14,5 milioni).
‘’Dal punto di vista qualitativo – sottolinea Coldiretti – la produzione italiana sarà destinata per oltre il 70% a vini DOCG, DOC e IGT con 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc), 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), e 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento per i vini da tavola’’.
‘’Il vino, nel nostro paese – spiega il presidente della Coldiretti Ettore Prandini -rappresenta la prima voce dell’export agroalimentare e non è un caso se il fatturato realizzato all’estero superi ormai quello a livello nazionale’’.
Numeri alla mano la vendemmia in Italia impegna 310 mila aziende agricole e quasi 46mila aziende vinificatrici su una superficie a vite di 652 mila ettari, un vero e proprio motore economico, che genera oltre 10,6 miliardi di fatturato dalla vendita del vino, che offre opportunità di lavoro nella filiera a 1,3 milioni di persone tra quelle impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale e quelle presenti in attività connesse e di servizio.