Con l’estate oramai iniziata, per le vacanze estive, vale pena ricordare che dozzine di bambini ed adulti sono vittime di annegamento.
Molto spesso quando una persona sta per annegare non si comporta come ci aspettiamo, in altre parole non è come nei film. Accorgersi in tempo che una persona sta annegando può davvero fare la differenza tra la vita e la morte.
Prima di tutto, come già detto, non assomiglia per niente a quanto vediamo sulla TV o al cinema. Nessuno ballonzola sopra l’acqua agitando freneticamente e braccia e invocando aiuto. L’annegamento è molto spesso una cosa silenziosa e sottile, con la vittima che entra in una modalità istintiva (chiamata la risposta all’annotazione istintiva) che li fa oscillare su e giù proprio sulla superficie dell’acqua.
Ecco i segnali per identificare qualcuno che sta per affogare:
Testa bassa nell’acqua, bocca a livello dell’acqua
Testa inclinata all’indietro con la bocca aperta
Occhi vitrei e vuoti, incapaci di mettere a fuoco
Occhi chiusi
Capelli sulla fronte o sugli occhi
Gambe immobili in verticale
Iper ventilazione o affanno
Cercare di nuotare in una direzione particolare ma senza fare progressi
Cercare di girarsi sulla schiena
Sembrare di salire una scala invisibile
A volte l’indicazione più comune che qualcuno sta affogando è proprio che non sembra che stia annegando. La cosa migliore da fare è semplice; cercare di attirare la loro attenzione, se non si ottiene risposta, è meglio agire velocemente o cercare aiuto di terzi. Tuttavia è molto importante non mettere a rischio la propria vita nel prestare soccorso.
Simona Caruso