Aprire al pubblico la conoscenza del vino attraverso l’arte, la cultura, la scienza e il territorio. E’ questo l’obiettivo di un gruppo di manager e professionisti tra cui Eugenio Gervasio, Paolo Fiorentino e Francesco Castagna, che hanno realizzato questo interessante progetto. Il Museo dell’Arte, del Vino e della Vite, Mavv – Wine art museum, parte dalla terra fino ad arrivare alla bottiglia, passando per la raccolta dell’uva, la sua lavorazione fino ad arrivare alla bottiglia.
Per la presentazione ufficiale del Mavv è stato scelto un palcoscenico d’eccezione, il Vinitaly 2019, dove questa mattina alle 12 nel Padiglione Campania di Veronafiere, verrà fatto conoscere al grande pubblico. Nel corso dell’incontro sarà presentato l’audiovisivo “Suonare il vino – Bolero diVino” del regista Arash Radpour e del musicista Robert Tiso, un’opera prodotta da MAVV – Wine Art Museum, e realizzata alle pendici del Vesuvio.
“Le attività espositive culturali e formative – spiega Eugenio Gervasio – fondano sullo stretto rapporto tra arte e cultura, attraverso eventi che legano, nel nome del gusto e del bello, il vino alle arti visive, all’archeologia, alla moda e allo spettacolo. Il tutto, con un format che coniuga innovazione e tradizione, attraverso exhibit multimediali, laboratori e percorsi sensoriali”.
Il Museo dell’Arte della Vite e del Vino, si avvale di un prestigioso Comitato scientifico composto da Matteo Lorito, direttore del Dipartimento di Agraria; Luigi Moio, ordinario di Enologia; Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde; Gennaro Rispoli, direttore del Museo delle Arti sanitarie e della Farmacia storica degli Incurabili; Paolo Fiorentino, presidente Assinrete; Francesco Castagna, CTS Ricerca e Sviluppo Unione Italiana Vini. La galleria è strutturata in un percorso multisensoriale per la Wine Experience che propone anche visite nei territori e nelle eccellenze a vocazione enologica.